5 strane improbabili ragioni per costruire un mulino a pietra

Costruire un mulino a pietra con macine da 50 cm di diametro è una bella impresa, specialmente se con una attrezzatura limitata e poca esperienza nel settore: ma allora, perché mai costruire un molino a pietra?

  1. Ho affrontato tante imprese nella mia carriera lavorativa e ora, da neo pensionato, vivo “l’ebrezza” di fare una cosa nuova senza preoccuparmi che sia redditizia e di quanto tempo ci metterò per arrivare in fondo. 

  2. Mi piacciono i materiali di cui sarà fatto: pietra, legno e ferro. Mi dà una bella sensazione mettere insieme questi materiali: il legno, che costituirà la struttura è quello che conosco meglio, il ferro l’ho lavorato ogni tanto, infine la pietra che conosco meno ma che mi piace per il suo essere materiale “primitivo”.

  3. Devo sperimentare il mio nuovo piccolo laboratorio in garage: quale miglior modo di provarlo se riesco a costruirci un mulino a pietra?

  4. Mi interessano l’agricoltura biologica e l’alimentazione naturale, ma nella mia carriera ho lavorato nella falegnameria e nella bioedilizia: il mulino a pietra è sull’incrocio, costruirne uno significa per me gettare un ponte tra la mia esperienza e il settore agricolo biologico alimentare che mi ha sempre attratto.

  5. In ultimo (ma in realtà è il primo motivo) costruisco il mulino a pietra per e con il mio amico Serafino. Lui coltiva il grano e insieme al grano coltivava anche un sogno sempre tenuto nel cassetto: macinare personalmente il suo grano e produrre una farina biologica macinata a pietra.  Anche Serafino è sulla soglia della pensione e questa impresa fa sorridere molti dei nostri famigliari e conoscenti: nell’età dove gli altri lasciano gli impegni, noi ci imbarchiamo in una nuova impresa ricca di incognite.

Noi ci crediamo e confidiamo che il mulino sarà bellissimo e che produrrà dell’ottima farina di coltivazione biologica. In questo spazio proveremo a documentare il percorso e saremo felici di ricevere commenti e suggerimenti di tutti quelli che lo vorranno fare.

Come funziona il mulino a pietra?

Il mulino è sempre costituito da due macine: una in movimento e una fissa. Tradizionalmente le macine lavorano in orizzontale salvo qualche eccezione di mulini con struttura metallica con macine in verticale. Ma il mulino con struttura in legno è certamente da realizzare con macine orizzontali.

Esistono molte varianti e dimensioni di mulini a pietra: ci sono piccoli mulini casalinghi con macine a partire da pochi centimetri e grandi mulini con macine fino a 150 cm di diametro. I mulini piccoli possono essere sia manuali che elettrici, mentre i mulini medio grandi sono perlopiù a trazione elettrica, credo che i vecchi mulini ad acqua o a vento rimasti siano veramente pochi.

Generalmente la macina fissa è quella inferiore, mentre a quella superiore è applicata la forza motrice: nel mio progetto ho scelto, al contrario, di far girare la macina inferiore, perché ritengo che tale soluzione ne semplificherà la realizzazione.

Mulino a pietra casalingo

I mulini a pietra casalinghi sono progettati per essere utilizzati in un ambiente domestico e sono di solito più piccoli di quelli utilizzati a livello commerciale. Possono avere macine di varie dimensioni, a seconda delle esigenze dell’utente. I mulini più piccoli sono alimentati manualmente, tramite una manovella, anche se alcuni modelli possono essere dotati di un motore elettrico per facilitare il lavoro.

farina per panificazione macinata a pietra biologica macinata a pietra

In generale, i mulini a pietra casalinghi sono progettati per essere facili da usare e da pulire, e possono essere utilizzati per macinare una varietà di cereali, tra cui grano, avena, mais e altri. Da molti anni possiedo un mulino a pietra per le nostre esigenze familiari: è un mulino elettrico che può produrre fino a 4 kg/ora che è una notevole quantità per uso casalingo.

I mulini per le piccole aziende

I mulini a pietra per piccole aziende, come agriturismi o aziende agricole, possono essere leggermente più grandi dei modelli casalinghi, ma sono ancora di dimensioni relativamente ridotte e sono progettati per essere utilizzati in un ambiente non commerciale. 

Questi mulini possono avere macine di diverse dimensioni che vanno da 25cm fino a 40/50 cm in rapporto alle esigenze produttive dell’azienda, sempre alimentati da un motore elettrico

mulino a pietra

Il nostro mulino prende spunto da un mulino come quello nell’immagine rappresentata qui sopra: a destra nell’immagine il mulino vero e proprio, mentre a sinistra c’è il vagliatore/separatore che permette di produrre farine di varia tipologia.

Il mulino avrà una produttività variabile compresa tra 40 e 90 kg/ora, i fattori che determinato la quantità oraria sono la finezza della farina che si vuole ottenere e la velocità di rotazione del mulino: credo che i migliori risultati si potranno ottenere macinando a bassa velocità una farina “tipo 2” che è una farina adatta per ogni uso e ricca di tutti gli elementi contenuti nei cereali.

Inoltre, alcuni modelli sono corredati di vagliatore per selezionare la finezza delle farine prodotte, è così possibile ottenere farina integrale o farine più fini come la tipo 2, la tipo 1 o le farine “0” e “00”. 

Anche il mulino che intendo costruire avrà accanto un vagliatore che permetterà di produrre a scelta farina integrale o farine più fini tipo 1, 2 o tipo “O” (tendiamo ad escludere la farina “OO” perché non proprio compatibile con la macinazione a pietra e con i criteri di una sana alimentazione)

I vantaggi della macinazione dei cereali con mulino a pietra

La macinazione dei cereali con un mulino a pietra ha indubbi vantaggi rispetto all’utilizzo di un mulino industriale a cilindri.

Prima di tutto, la macinazione con pietra preserva meglio il valore nutrizionale dei cereali rispetto alla macinazione con cilindri. Questo perché la macinazione con pietra genera meno calore, il che significa che i cereali non vengono danneggiati dall’elevata temperatura durante il processo di macinazione. 

Inoltre, la macinazione con pietra produce farina con una grana più grossolana, il che preserva il valore nutrizionale dei cereali, poiché la farina meno raffinata contiene una maggiore quantità di germe di grano, che è ricco di nutrienti.

Anche se la macinazione con pietra è solitamente più lenta e più costosa rispetto alla macinazione con cilindri, molti consumatori sostengono che la farina prodotta con il mulino a pietra ha un sapore migliore e che il processo di macinazione con pietra è più sostenibile a lungo termine e più consono ai principi dell’agricoltura biologica che mira a ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura.

Infine, molti mulini a pietra sono di piccole o medie dimensioni e sono gestiti da agricoltori o da piccole aziende, il che li rende più in linea con l’approccio “a km 0” dell’agricoltura biologica, che promuove l’acquisto di prodotti locali e di stagione.

Per capire come funziona il mulino a pietra

Nel disegno sottostante ho schematizzato il funzionamento del mulino nelle sue parti più importanti.

Quali sono le parti fondamentali del mulino a pietra?

Il mulino a pietra è sempre costituito da questi componenti fondamentali:

  1. La tramoggia
  2. La cassa di macinazione
  3. La macina superiore
  4. la macina inferiore
  5. Il vagliatore
Il grano da macinare è messo nella tramoggia che è un contenitore che funge da riserva di macinazione. Il grano scende dalla bocca della tramoggia ed entra nella cassa di macinazione dove sono presenti le due macine in pietra: una fissa e una rotante.

Il grano esce dalla bocca della tramoggia e passando nel foro largo presente nella macina superiore, si insinua gradualmente tra le due macine dove avviene la macinazione vera e propria, la farina esce dalla fessura tra le due macine e grazie anche alla cassa di macinazione viene convogliata nelle bocche di uscita.

 

Ci sono due bocche di uscita della farina, abbiamo la bocca “A” da dove esce direttamente la farina integrale senza nessuna vagliatura, in alternativa la farina può invece uscire dalla bocca “B” che convoglia la farina nel vagliatore.

Il vagliatore può dividere la farina in farina fine, media, semolino e crusca: il numero e la finezza delle farine prodotte variano sostituendo i setacci all’interno del vagliatore. 

 

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